L’andamento economico della provincia di Ragusa evidenzia, soprattutto negli ultimi anni, una straordinaria vivacità imprenditoriale con un incremento del numero delle imprese nei vari settori, con indici occupazionali decisamente più alti del resto della Sicilia e del Meridione, e con percentuali di disoccupazione giovanile non molto lontani dai dati medi nazionali.

E’ un’economia supportata in modo forte dall’agricoltura (sono in provincia di Ragusa i valori più alti in assoluto fra le province italiane in materia di valore aggiunto in agricoltura), accanto alla quale si è sviluppata nel tempo una rete produttiva di piccole e medie imprese che ha segnato il passaggio da una microrealtà di artigiani ad un sistema di produzione di beni e di servizi che sta fruendo positivamente della realtà delle aree di sviluppo industriale della provincia e che si proietta in modo sempre più considerevole verso le aree di scambio nazionali e internazionali, europee e mediterranee.

I recenti riconoscimenti dell’Unesco per tre centri della provincia (Ragusa, Modica, Scicli) come Beni facenti parte del Catalogo del patrimonio dell’Umanità e la ripercussione positiva di tale promozione per l’intero territorio determineranno ulteriori spinte allo sviluppo del turismo e delle infrastrutture collegate (ricettività, ospitalità, porto turistico di Marina di Ragusa, ecc.) e alla crescita economica ed occupazionale.

Anche il tema infrastrutturale nel campo dei trasporti, con l’aeroporto di Comiso in fase di costruzione, il porto di Pozzallo già in funzione, il porto di Scoglitti in trasformazione come autoporto e l’ammodernamento a breve della rete viaria (raddoppio di carreggiata della Catania – Ragusa, costruzione dell’autostrada Siracusa – Ragusa – Gela) si avvia a trovare in tempi medi soluzioni che potranno rappresentare una risposta adeguata ad uno straordinario trend di sviluppo economico che altrimenti rischia di essere frenato.

Naturalmente una rete imprenditoriale ha bisogno di una forte presenza delle pubbliche istituzioni in funzione dello sviluppo e della promozione dell’innovazione e della ricerca, di una adeguata politica finanziaria (e in questo senso è efficace il ruolo svolto oggi dalla banca locale ma anche dagli altri istituti bancari attivi in provincia), di particolare attenzione per le forme consortili di collaborazione tra le imprese, di formazione – informazione sui temi del futuro (dallo sviluppo sostenibile alla responsabilità sociale, dalla politica ambientale alla tutela del consumatore, alla difesa ed alla salvaguardia della qualità e della tipicità), temi tutti che trarrebbero forte vantaggio dalla presenza di una efficace azione universitaria di ricerca e di formazione nel territorio, accanto ed in favore delle imprese.